Cosmopolitan novembre 2013

cosmoChi ci segue sa già quanto stimiamo la “Guida all’uso” per femmine sfigate del Secondo Millennio alle quali questo mese le ex CosmoGirls che hanno fatto le ragnatele in redazione insegnano “Come fare l’amore” (come dicevano le nostre nonne) da sballo (come dicevano le stesse CosmoGirls quando avevano l’età delle loro lettrici) e pure – come fosse il massimo della difficoltà, povere! – da astemie, “senza bere neanche un drink”, ben oltre il responsibly che  oggi consigliano pure i brand superalcolici. Roba che allora minimo ci vorrebbe una mamma come la Concita De Gregorio a puntualizzare se nel frattempo non si dilettasse altrove a dispensare consigli alle adolescenti immaginarie che a sua insaputa flirtano su Twitter, vanno alle feste coi capelli da starsmart & sexy come ai 1579 colloqui dei Cosmo Job, forse bevono, interpretano male gli sms criptici di Lui che va allo stripclub – allo stripclub? -, ballano, sballano e poi diventano “la ragazzina di Modena” che  è da oggi ufficialmente la nipote della “casalinga di Voghera” e legge Cosmopolitan e allora via col coro benpensante del buonsenso psicosociodidattico sui giovani che non sono più quelli di una volta…  forse solo più confusi.

Sale & Pepe novembre 2013

salepepeDalla redazione libri di Mondadori qualcuno – please -spieghi alla redazione periodici le elementari regole dell’editoria. Se dici “Torta black&white”, con evidente mancanza di fantasia, Black essendo l’iniziale di un nome proprio va in maiuscolo, a meno che il generico “torta” non s’intenda parte dello stesso come in certi menù all’estero che scrivono “Spaghetti bolognese”. Che le castagne poi siano buone, okay, ma “povere” lo possono credere solo i giornalisti confinati nella gabbia dorata di Segrate: probabilmente da m0′ non si fanno non dico un giro in centro a Milano ma nemmeno al supermercato!

Men’s Health ottobre 2013

mensPer quelli che i periodici vanno salvati  a ogni costo, ecco che fine ha fatto Men’s Health trapassando da Mondadori a Edisport. Via i colori dalla cover per un triste bianco e nero già listato a lutto e nell’amletico dubbio se sia meglio ritornare ai vecchi addominali scolpiti o percorrere nuove vie (il grintoso Hugh Jackman in bicipiti e t-shirt di settembre)  la soluzione degli indecisi, nella terra di nessuno: Mister Camicina Bagnata (Jorge Lorenzo, sigh! non piace a nessuno né ai maschi presunti né ai gay reali) che emerge da acque sgocciolanti in post produzione con occhiali da sole che danno, da quel dì, “più carisma e sintomatico mistero”. Se non si comincia a ragionare sul concetto di salute per il maschio moderno, hai voglia a menarla con fitness, sex & arti marziali… era meglio lasciarlo annegare, il periodico, non il povero Lorenzo in prestito da Riders (altro magazine a rischio estinzione). Vecchie strabusate ricette quasi mai fanno buon brodo. Same same but worse!

GQ ottobre 2013

coverGQOk, GQ prova a riconquistare il pubblico dei maschi e nella sua nuova filosofia retrofuture (ipse dixit) sbatte in cover (con un mese almeno di colpevole ritardo) – alla faccia dei nuovi gentlemen “diversi dai loro padri” – la ormai prosciugata starlette del web pruriginoso Miley Cyrus con mezza chiappa de fori (la ruvidezza estremamente elegante di cui ciancia l’Antonelli?) come si usava nei soft porno anni Settanta (Gin Fizz, Albo Blitz…). “Uomini che godono a prendere sulle spalle la propria vita” (mah!), i cui idoli sono Jeff Bridges (63 anni), Giancarlo Giannini (71 anni), John Le Carré (81 anni) e che citano il Manzoni di In morte di Carlo Imbonati, perfetto anfitrione, non proprio beneaugurante trattandosi di restyling, per il nuovo target del Gentlemen Club, nella spiega antonelliana: “l’italiano della media impresa che ha retto durante la crisi, che viaggia costantemente per business, che ama la responsabilità e ricerca esperienze memorabili. Un uomo che vive e lavora nella provincia italiana, dai 35 anni in su. Il nuovo GQ si rivolge ad una classe più ristretta, ad una fascia di consumatori alto borghese e individualista”. Che tradotto, in sintesi, significa il buzzurro ignorante coi dané che piace tanto ai nostri buzzurri ignoranti inserzionisti coi dané.

PS: Se per caso qualcuno travisa l’immagine fraintendendo un calar le braghe o il dar via i ciap, tranquilli, c’è il braccialettino didascalico con scritto SEXY a ricondurci sulla via della corretta ermeneutica.